
Erano i primi anni novanta quando, con la 124 avorio di mio zio Nicola, andavamo ad Otranto, a Lecce, a Maglie e a Casarano. Oltre a quella di mio zio c’era un’altra 124 dello stesso colore che vidi nel posteggio del Monastero Cistercense di Santa Maria della Consolazione di Martano. Non riuscii mai ad identificare il proprietario ma, una sera, vidi, a stento, una figura di donna al volante.