
Era l’estate del 2014 e tutta Italia parlava delle docce gelate che personalità più o meno note, e gente comune, postava sul web a sostegno della campagna Ice Bucket Challenge lanciata da AISLA Italia. Tante le critiche sull’effettiva utilità di queste docce e il sempre labile confine tra solidarietà e vanità tipico di queste occasioni. A due anni di distanza, la parte dei fondi raccolti proprio grazie alle docce fredde e devoluti ad
AriSLA (1,4 milioni) , Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, hanno dato dei frutti: tra i 15 progetti finanziati quello dello della prof.ssa Serena Carra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha individuato un complesso di proteine potenzialmente in grado di rallentare il decorso della Sclerosi Laterale Amiotrofica.